Agricoltura biodinamica
L’agricoltura biodinamica è un metodo di coltivazione alternativo ed ecosostenibile che si basa sulla visione spirituale antroposofica del mondo e sui principi esoterici, risalente addirittura ai primi anni del ‘900. Il termine “biodinamica” ha due radici: “bio”che indica il rispetto per la natura e “dinamica” perché tiene conto delle “forze” agenti nelle e sulle sostanze.
Come indica anche il nome, il fondamento sul quale si basa questa tipologia di coltivazione è quello di raggiungere un equilibrio con l’ecosistema terrestre. Con un approccio definito olistico, essa invita a considerare come un unico sistema il suolo (sommitale e basale) e la vita che si sviluppa su di esso ed incorpora l’idea di “agricoltura biologica”. E’ proprio sulla base di questi principi che le aziende biodinamiche si pongono all’avanguardia nel mondo delle nuove tecnologie e inoltre c’è una grande attenzione alle energie alternative ad impatto zero sull’ambiente.
Fra le varie fonti di energia rinnovabile utilizzate, il Sole è senza dubbio quella maggiormente impiegata. Ne sono la riprovali gli innumerevoli impianti fotovoltaici, diventati ormai centrali nel progetto biodinamico per la produzione di energia elettrica; i sistemi solari termici che vengono regolarmente installati per la produzione di acqua calda ed il grande aumento di installazioni di impianti termodinamici, grazie ai quali è possibile produrre acqua calda h 24 per 365 giorni l’anno (anche di notte) e in qualsiasi condizione atmosferica.
Il Vento è una delle altre fonti di energia verde della quale si avvale l’agricoltura biodinamica, poiché, attraverso gli impianti eolici, è possibile trasformare l’energia cinetica del vento in energia elettrica.
Obiettivi della biodinamica
La biodinamica è nata per apportare benefici alla produzione agricola ed alla qualità di tutti i prodotti, in modo da renderla ecosostenibile per l’ambiente e si pone questi obiettivi:
- mantenere la terra fertile;
- accrescere la qualità dei prodotti;
- mantenere in buona salute le piante;
- investire sulle nuove tecnologie alternative;
- depurare terreni inquinati da anni di colture trattate chimicamente.
Si differenzia dall’agricoltura tradizionale nella qualità delle sostanze impiegate, in particolar modo dei concimi, che devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
- devono essere totalmente naturali;
- non sono ammesse sostanze chimiche di sintesi (come i concimi artificiali), ma solo quelle considerate “naturali”;
- devono apportare vita.
“Una vita dovrebbe crescere solo in un contesto già vivente e la buona concimazione consiste proprio nel rendere vivente un terreno” Rudolf Steiner